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Il trenino Rosso del Bernina - Tirano - Valposchiavo - Val Bernina - San Moritz - Valtellina.

 

GROSIO (SO) - m. 656

Lungo il tragitto della strada statale 38, che percorrendo l'intera Valtellina collega Colico al Passo dello Stelvio e quindi alla Val Venosta, Grosio rappresenta una tappa di notevole interesse, sia per i suoi aspetti storico-architettonici, sia per l'ambiente naturale delle sue valli. I primi segni della presenza umana a Grosio sono antichissimi e risalgono a tempi preistorici, quando sulla superficie dei dossi rocciosi levigati dai ghiacciai che avevano da poco tempo lasciato sgombra la Valtellina, gli uomini di quei tempi incisero numerose figure antropomorfe e altre forme simboliche. Proprio su questi dossi sorsero i due castelli di cui oggi osserviamo i ruderi, che costituiscono per chi arriva a Grosio l'elemento paesaggistico più appariscente. La storia dei castelli si lega con quella della potente famiglia Visconti Venosta, protagonista della storia grosina, e non solo, fino al XIX secolo. Ci accolgono a Grosio l'imponente e baroccheggiante chiesa parrocchiale di San Giuseppe (1626)e la splendida Villa Visconti Venosta, per secoli la residenza dell'illustre famiglia e donata nel 1982 al Comune di Grosio dall'ultima discendente. Ma sono le strette vie del centro storico, tra le quali sorge la medioevale chiesa di San Giorgio (secolo XIII) e il suo campanile in stile romanico, la caratteristica più affascinante e peculiare di Grosio. Porticati, portali in pietra, affreschi popolari, fontane e selciati sono la testimonianza di secoli di vita del paese. Una vita che continua oggi, grazie anche all'entusiasmo dei Grosini, che hanno conservato molte delle tradizioni di un tempo, pur essendosi inseriti a pieno titolo nella modernità. Grosio è caratterizzata da una storica emigrazione a Venezia da cui deriverebbe anche l'uso del tipico costume che molte anziane del luogo indossano tuttora.
Questa magnifica vallata, ricca di boschi, malghe, alpeggi, non ancora contaminata dal turismo residenziale, consente al visitatore di godersi paesaggi belli in un ambiente ancora intatto e naturale. Interessante la presenza di due rari esempi di santuari d'alta montagna a Eita e Malghera.
A Grosio hanno sede importanti impianti idroelettrici della AEM di Milano.

Trovandosi in località Grosio si può fare un "tuffo" nel passato visitando il Parco delle Incisioni Rupestri della Rupe Magna.
La Rupe è collocata a fianco del Castello Visconti Venosta quasi a chiudere l'accesso alla Val Grosina. Si tratta di un masso di grandi dimensioni (84 mt. di lunghezza 35 mt. di larghezza); per la forma e le dimensioni gli è valso il soprannome di "balena". La sua superficie è stata modellata dall'azione erosiva degli agenti atmosferici, in particolar modo dallo scioglimento dei ghiacciai, che hanno inoltre impresso su di essa una serie di solchi. Tali solchi hanno pertanto reso piuttosto difficoltose le operazioni di catalogazione delle incisioni effettuate nel 1991.
Tuttavia il logorio delle incisioni non può essere attribuito solo agli agenti atmosferici, ma anche all'uomo e agli animali.
Sulla sua superficie vi è stata intagliata una scala che, come le incisioni, viene fatta risalire all'Età del Bronzo.
Nelle vicinanze una serie di cartelli forniscono indicazioni storiche sul significato delle incisioni.
Esse sono state istituite Parco nell'anno 1984.


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Grosio

 

 


Ciao da Roberto e ...............se vuoi vedere altre mie foto vai su: www.flickr.com/photos/roberto53
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