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Valle d'Aosta

VERRÈS - VALLE DI AYAS

L'accesso tradizionale e diretto alla Val d'Ayas è costituito da Verrès da cui si snoda la strada che toccando i comuni di Challand-Saint-Victor e Challand-Saint-Anselme, sale ad Arcesaz e Brusson.
A Challand-Saint-Victor (744 m) sono visibili i resti del castello di Villaz del X secolo e la chiesa parrocchiale di San Vittore, nell'annesso museo si ammira un crocifisso ligneo trecentesco. Superati i 1000 m si arriva al moderno santuario di Sant'Anna che annuncia la località di Challand-Saint-Anselme situata a 1040m. Il vicino piano di Arcesaz è un lago prosciugato. Proseguendo si arriva a Brusson dove in località Graines, sorge il castello omonimo, il quale, costruito sopra uno sperone roccioso, costituisce un significativo esempio di architettura romanica primitiva, con torre, cappella ed ampia cinta muraria.
La carrozzabile termina a Saint-Jacques, dopo aver superato Champoluc , rinomato centro di villeggiatura sia estivo che invernale.
Ayas sorge in una conca ampia e soleggiata coronata dalle cupole di ghiacciaio del maestoso Monte Rosa. Nei numerosi villaggi della vallata si possono ancora ammirare i rascard e i grenier, vecchie costruzioni modellate secondo gli schemi costruttivi delle popolazioni Walser (travi di legno appena squadrate, sovrapposte e solidamente unite, poggianti su pilastrini di pietra a forma di fungo) Nell'alta Valle di Ayas è tipica la produzione di "sabots", zoccoli scavati nel legno la cui lavorazione ha origini antichissime. Accanto alla produzione "semindustriale" che si è instaurata in tempi moderni, coesiste ancor oggi la produzione artigianale cui provvedono i "saboté" (zoccolai), i quali continuano a preparare i sabots a mano secondo le antiche regole tradizionali.
Le numerose immagini di devozione dipinte sui muri e le meridiane costituiscono un patrimonio d'altri tempi. Assai più recente è invece la via crucis più alta d'Europa scolpita su losa e posta lungo il sentiero che da Barmasc porta alle falde del Monte Zerbion, opera dello scultore valdostano "Salvetta".
Il rientro nel fondovalle può essere effettuato con una variante percorrendo la panoramica strada del Col de Joux (1630 m.). Si ridiscende fino al comune di Brusson, da cui si diparte la strada che la collega a Saint-Vincent. Il colle, al quale si può sostare per pranzare in uno dei tipici ristoranti, è celebre anche per la storica "fontana di Napoleone". Napoleone infatti varcò questo colle nel 1800 e sembra che sia scampato al pericolo di cadere prigioniero di una pattuglia austriaca grazie a questa fontana che fece indugiare gli austriaci con le sue acque eccellenti.

 

 

Le foto

Verres-Ayas

 

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